Cosa sono le T-Track?
Le T-Track sono dei binari che prendono il nome dal loro incavo a T rovesciata, all’interno del quale possono scorrere degli slot o trovare alloggio dei sistemi di fissaggio.
Si possono trovare sia già presenti in alcuni macchinari o accessori degli stessi, sia commercializzate come barre a sé stanti;
in questo secondo caso generalmente sono realizzate in alluminio con dei prefori all’interno della cava che ne consentono il fissaggio sui nostri banchi o dove necessario e si possono trovare sia grigie, che anodizzate con colorazione rosso, blu, arancio ecc.
Quanti tipi ne esistono?
Lunghezza:
E’ semplicemente dettata dalle esigenze, in commercio ne esistono da pochi cm sino a oltre 2 metri.
Forma della cava interna:
tecnicamente ne esistono infiniti modelli, in quanto ogni casa produttrice può scegliere se attenersi allo “standard” commerciale o meno.
E’ il caso ad esempio di molti banchi sega hobbistici, in cui a seconda del brand possiamo trovare una o l’altra versione.
Ovviamente avere un macchinario con T-Track standard comporta il fatto che la maggior parte dei prodotti terzi in commercio siano compatibili e quindi utilizzabili.
Gli standard per le T-Track stand alone sono due:
30mm esterno (Fig.A) e 19mm esterno (Fig.B), che corrispondono alla larghezza esterna del profilo, oppure se volete 19mm interna (approssimato) e 9,5mm interna.
Spesso c’è confusione su questo punto perchè non si capisce a quale misura ci si stia riferendo quando se ne parla e questo è dovuto ad un caso fortuito;
se notate infatti nella figura A la larghezza del canale è di circa 19mm, che corrisponde alla larghezza della T-Track della figura B, da qui il comunissimo equivoco.
Nell’indicare la misura di una T-Track è quindi sempre bene specificare a quale misura ci si riferisce, interna o esterna.
Attenzione però, le due T-Track in esame sono definite “standard” semplicemente perchè risultano le più usate, ma non esiste una norma che lo attesti, è unicamente un dato di fatto.
Forma esterna:
ci sono due versioni di t-track molto utilizzate, quelle con e senza spazio per una striscia millimetrata.
In alcuni casi la metratura è stampata con il laser sull’alluminio, mentre in altri no e lì è possibile posizionare dei metri in alluminio adesivi.
Questi metri sono venduti per tutte le esigenze, infatti possono avere lo zero a destra, a sinistra o centrale.
Perchè sono utilizzate?
Nella maggior parte dei casi vengono sfruttate perchè versatili, robuste e sicure.
Versatili perchè al loro interno possono scorrere degli slot ai quali collegare dime o parti in movimento e questo si traduce in infinite possibilità di utilizzo modificabili nel tempo.
Robuste perchè ben fissate da viti o bulloni al nostro banco e perchè l’alluminio offre un’ottima stabilità anche in virtù della loro forma e/o nervatura.
Sicure perchè quando lo slot è al suo interno, la forma a T ne impedisce la fuoriuscita e quindi si può stringere o far scorrere una dima senza pericolo che questa lasci la sua sede.
Cosa e quali sono gli slot disponibili?
Lo slot altro non è che una parte in metallo o plastica che scorre lungo il canale della t-track.
Ne esistono di vari tipi, i più comuni sono quelli appunto fatti a T (1) con una filettatura centrale da 6 o 8mm per accogliere una piccola barra filettata e successivamente la dima, il pressore o qualsiasi altra cosa gli si voglia collegare.
Altri modelli sono fatti invece ad ellisse (2) e sono molto comodi perchè durante il fissaggio si posizionano in modo tale da rimanere bloccati della cava a T, ma quando sono allentati possono essere tolti direttamente senza percorrere tutto il canale.
Esistono poi degli slot in plastica (3) che sfruttando il bullone a cono (4) con cui sono equipaggiati; mentre avvitiamo la monovella loro tendono ad allargarsi e si bloccano per pressione sulla nostra t-track.
NB: questo è l’unico caso in cui la forma a T del canale non viene sfruttata e quindi viene meno il fatto che non possano saltar fuori a fronte di movimenti errati, colpi o forzature.
Fra gli slot che preferisco ci sono indubbiamente quelli dedicati ad essere delle vere e proprie guide per successive dime (vedi negli esempi più sotto).
Sono semplici slot rettangolari di lunghezze variabili, ma hanno due parti molto interessanti:
la prima (1) sono delle rondelle in gomma che allargandosi portano l’eventuale “gioco” sulla guida pari a zero.
La seconda (2) è quella di avere in testa e in coda due rondelle maggiorate che evitano lo scavallamento al di fuori della T-Track.
Esempi di utilizzo delle T-Track
L’uso più comune è quello di usarle per trasformare il nostro banco da lavoro in un banco multifunzione.
Anni fa realizzai un video sul mio primo banco che ancora oggi è fra i più visti e di cui puoi trovare il PDF per realizzarlo.
Qualsiasi macchina in laboratorio necessita poi di una guida su cui far scorrere jig e dime, anche qui vi segnalo il video in cui ho realizzato il banco fresa usando sia le 30mm che le 19mm (esterno).
Indubbiamente molto comodi e precisi si sono rivelati gli slot per t-track, in questo video ad esempio li ho utilizzati per creare una slitta per tagli non in squadro.
Infine come non nominare tutti gli accessori disponibili e in continua crescita di numero e qualità;
dai pressori ai distanziatori sino ai semplici supporti, sono una soluzione come detto versatile e gestibile in ogni situazione.
Le domande più gettonate
- Nel mio banco sega posso montare la guida goniometrica che hai mostrato su youtube?
… ho perso il conto di quante volte mi sia stata rivolta questa domanda e purtroppo io non ho provato tutti i banchi sega in commercio …
Ma la risposta è molto semplice:
i miei test avvengono da sempre su banchi DeWalt ( 745 prima e 7492 poi), i quali montano appunto guide t-track standard da 30mm (o 19 interno se preferite).
Misurate le t-track del vostro banco e avrete la risposta, ovviamente dime e guide da me provate hanno lo slot compatibile con le misure di cui sopra. - Ho misurato le mie t-track e non sono standard, posso risolvere in qualche modo e adattare la guida goniometrica a questo banco?
Purtroppo no, o meglio, potete inventarvi qualsiasi sistema alternativo per farlo, ma nativamente no.
Al momento non conosco nessun sistema che possa dirsi davvero “valido e preciso” e quindi consigliabile per fare ciò. - Nel link indicato non si capisce quale T-Track sia, non ci sono le misure
Se nel sito dove volete acquistarle non è indicata la misura e non c’è altro modo per reperire questa informazione allora l’unica possibilità è provare a scrivere allo store online o al venditore specificando bene la domanda.
Non fidatevi delle immagini, ma scendete nella descrizione, solitamente le prime sono immagini di archivio indicative, mentre le info sono corrette.
Difficilmente si può ridurre tutto il mondo delle T-Track in un unico esaustivo articolo, alcuni brand ne hanno realizzate di “griffate”, altri si rifanno a quelle esistenti, insomma la decisione vera è: volete farne a meno?
Risorse
Guida goniometrica: clicca qui per il video youtube
Battuta banco fresa: clicca qui per il video youtube
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