Guida alla scelta della fresatrice

A cosa serve una fresatrice?

Prima di chiedersi quale fresatrice scegliere, serve capire a che lavori è destinata.
Sezionare una tavola, creare disegni complessi seguendo una dima o a mano libera, creare canali passanti o ciechi, rifilare o stondare, creare cerchi e solchi, sono solo alcuni dei lavori che fanno di questo utensile un compagno insostituibile e immancabile in ogni laboratorio.

Prima di proseguire vi ricordo che esiste un utensile simile ma non uguale: il rifilatore.
Se avete un dubbio in merito vi invito a leggere l’articolo Rifilatore o fresatrice in cui metto a confronto le due macchine per capire in cosa differiscono.

Caratteristiche per scegliere una fresatrice

Dando per scontato che abbiate deciso di comprare una fresatrice, la scelta avverrà in base ovviamente la budget e alle caratteristiche dell’utensile in questione rispetto ad altri, quindi analizziamo uno ad uno gli aspetti più importanti:

Potenza di una fresatrice

La potenza sta alla base di una scelta di materiali.
Se dobbiamo lavorare su massello con frese dal diametro importante non possiamo scegliere una macchina con pochi watt e spingerla sempre al massimo, è molto meglio scegliere una fresatrice con qualche watt in eccesso e farla lavorare al 60/70% delle sue possibilità.

Le fresatrici entry level si attestano intorno ai 1000/1200W e sono dedicate a lavori hobbistici di breve durata, che non prevedono l’uso di frese con codolo oltre gli 8mm.

Salendo intorno ai 1400W le fresatrici possono già lavorare con frese impegnative e codoli sino al 12mm senza grandi problemi.

Infine ci sono le macchine che raggiungono e superano i 2000W, qui non si hanno compromessi in termini di potenza e capacità lavorative, con prezzi però davvero differenti da modello a modello.

Regolazione micrometrica

La regolazione micrometrica serve per la regolazione fine dell’affondamento della fresa.
Averla o non averla in carpenteria poco importa, lavoreremo quasi sempre andando a prendere misure dirette o con dei riferimenti, ma se stiamo lavorando di fino o a maggior ragione abbiamo la fresatrice montata sottobanco diventa davvero necessaria.

Materiali

I materiali da controllare sono la gomma del cavo di alimentazione, troppo rigido e di bassa qualità tenderà più facilmente ad essere di intralcio e rovinarsi nel tempo.
Le plastiche utilizzate in qualsiasi macchina devono essere buone e fornire un buon supporto, idem le parti in metallo che devono essere presenti ad esempio nelle guide e nella scala micrometrica se possibile.

Accessori

Il minimo sindacale lo hanno tutte le fresatrici, un anello a copiare, una battuta di riscontro e almeno due codoli, tutto il resto è in più e se parliamo di frese non fatevi ingannare, le frese a corredo sono nel 99% dei casi frese usa e getta.

Comodità

Questa sezione riguarda indubbiamente un valore aggiunto che nel tempo si rivelerà molto importante.
Spesso infatti alcune scomodità ci fanno propendere per compiere lo stesso lavoro con altri utensili solo per non dover scendere a compromessi.
In questo caso quindi porre attenzione alla presenza di uno sgancio e rilascio rapido delle frese, alla possibilità di inserire nativamente la fresatrice sotto ad un banco (Triton e CMT ad esempio), alla presenza di un’aspirazione poco invasiva e infine alla rumorosità.

Attenzione a ciò che vedete

In rete i test delle fresatrici a livello hobbistico, sono spesso fatti in buona fede guardando il risultato di una veloce prima fresata su abete o pino.
Lo stupore nel vedere una buona fresata a fronte di una macchina economica fa gridare al miracolo ma così non è …
In quel caso si sta valutando all’80% il lavoro fatto dalla fresa, non dalla fresatrice!
Ricordatevi che una fresa scarsa al primo utilizzo restituisce quasi sempre un buon risultato quindi anche in quel caso state valutando la fresatrice in modo errato.
Nella scelta di una fresatrice quindi affidatevi ai dati tecnici, alla presenza o meno di un’assistenza sul territorio e quanto descritto in questo articolo come valore aggiunto.
Tutto il resto è feeling 😉