Per scegliere in modo consapevole tra un banco sega e una troncatrice devi prima rispondere ad alcune domande, successivamente conoscere le caratteristiche delle due macchine e infine fare una tabella comparativa di pro e contro.
Potresti inoltre trovare utile l’articolo su come scegliere un banco sega e quello sulla scelta delle giuste lame circolari, ma partiamo con le domande:
Cosa devi costruire con un banco sega o una troncatrice?
Questa è sempre la prima domanda che devi porti e spesso risulta essere la più importante.
Devi costruire qualcosa di specifico o stai valutando l’acquisto per iniziare a lavorare il legno?
Sei un potenziale hobbista o stai acquistando per lavoro?
Se siamo nel primo caso chiediti allora cosa farai dopo aver concluso quel lavoro, proseguirai ad usare il tuo banco sega o la troncatrice per lo stesso scopo o vorrai fare altro?
Ci vediamo a fine articolo 😉
Che budget hai?
Una troncatrice entry level può costare dai 50€ sino ai 150€ come ad esempio la Metabo KS216, mentre un banco sega super economico potrebbe attestarsi intorno ai 150/300€ come ad esempio il Parkside venduto alla LIDL.
Volendo salire di prezzo le macchine iniziano a diventare più serie i compromessi minori e si possono trovare sia troncatrici che banchi sega intorno ai 400€ come ad esempio il banco sega DeWalt 7485 o la troncatrice BOSCH GCM8.
Qui il gap di prezzo diminuisce e questo perchè in Europa non esiste un vero e proprio banco sega da hobbista con un prezzo da hobbista, sono tutti banchi pensati per la cantieristica, mentre le troncatrici hanno un mercato più vario e quindi i prezzi sono molteplici.
Infine ci sono macchine vicino al professionale che rasentano i 700/900€ per entrambe le famiglie, vedi il banco sega DeWalt 7492 o la troncatrice Festool KS60.
Compromesso o spesa folle?
Come per la maggior parte degli utensili dovrai fare i conti con dei compromessi se decidi di risparmiare e quanto possano pesare lo sai unicamente tu.
Attenzione parliamo di problemi risolvibili o accettabili, non di deficit potenzialmente pericolosi.
Non si tratta di precisione, infatti molte volte sento chiedere:
“ma questa macchina è precisa?”
le macchine economiche sono precise a patto di saperle usare e conoscerne i limiti e questo vale anche per le macchine costosissime, non esiste l’utensile che fa il lavoro per te…
Esempio: se un banco sega ha una battuta “ballerina” e deve essere ricontrollata più volte per essere in linea con la lama sta a noi accettare di farlo e farlo quando serve, pena un taglio non preciso.
Quindi la domanda è: puoi fare questi compromessi o vuoi/puoi evitarli?
La buona notizia è che in ogni caso il lavoro lo porterai a casa, chi ti dice che senza il top di gamma non puoi fare nulla dice una grande falsità.
Quanto spazio hai?
Ultima domanda a cui devi dare una risposta.
Una troncatrice richiede verosimilmente meno spazio di un banco, ma se devi tagliare pezzi molto lunghi di questo dovrai tenerne conto e avere una parete dedicata.
Un banco invece può essere compatto ma necessita di spazio prima e dopo per poter lavorare su assi o pannelli.
Caratteristiche di una troncatrice
Una troncatrice come il nome suggerisce tronca, taglia listelli, a volte assi (se molto grande), può creare scassi e tagli obliqui nei due sensi, inoltre è molto rapida nel farlo, sicuramente di più che non un banco sega.
E’ però ingombrante, il braccio soprattutto se radiale porta via parecchio spazio a meno di non scegliere una macchina con una soluzione frontale a questo problema, ma solitamente in quel caso parliamo di macchine piuttosto costose (DeWalt, Makita, Festool ecc).
Le macchine radiali sono decisamente le più ricercate perchè ci permettono di tagliare oltre la grandezza della lama.
Per capirci, una macchina con lama da 216 (diametro) non radiale può tagliare verticalmente circa 90mm e nel verso della larghezza di tavola forse meno.
La parte radiale porta a triplicare e più il taglio in larghezza, ma porta con se anche un errore se pur minimo dovuto sintomaticamente alla sua concezione.
L’aspirazione polveri nelle troncatrici è quasi sempre pessima, magari non tanto per la macchina economica o costosa, quanto per il tipo di lavoro che fa, la polvere va ovunque, frontalmente, lateralmente e nel retro. Un incubo.
Una troncatrice non può tagliare lungovena un asse, o per meglio dire non puoi sfilare una tavola, la troncatrice tronca, ricordatelo!
Caratteristiche di un banco sega
Il banco sega è il Re dei nostri laboratori … lo so potevo dirtelo prima e dirti di comprare lui, ma devi essere consapevole di ciò che compri…
Come dicevo, il banco sega ci permette di fare moltissime lavorazioni, dalla troncatura al taglio a sfilo, dai tagli inclinati a quelli obliqui, dagli scassi agli incastri, insomma i limiti di questo utensile sono unicamente nella nostra testa.
Per poter fare tutto quello che ti ho descritto però ha bisogno di molteplici jig o dime in italiano che in falegnameria sono il pane quotidiano, alcune a costo zero, altre invece richiedono una minima spesa iniziale (pesate ad esempio alla Microjig).
E’ una macchina con un consumo importante e richiede un’aspirazione dedicata, quasi sempre se l’aspirazione è almeno decente la polvere è minima e gestibile.
Conclusioni
Scegliere una troncatrice invece che un banco sega è quantomeno singolare, tuttavia io non posso conoscere le tue esigenze, il tuo budget e il tuo spazio a disposizione, quindi come sempre, non esiste l’utensile perfetto ma esiste l’utensile perfetto per te.
Valuta quanto ti ho raccontato e soppesa pro e contro.